CuriositĆ 

I modi di dire piĆ¹ belli e famosi della lingua italiana: ecco cosa significano

Raccolta di frasi contenente i modi di dire italiani piĆ¹ belli, frasi idiomatiche famose e divertenti con relativa spiegazione

Li usiamo tutti i giorni, ma a volte ne ignoriamo il significato profondo e l’origine: sono i modi di dire italiani, frasi fatte usate per esprimere un determinato concetto attraverso un’espressione di senso figurato, cioĆØ non in modo concreto ma metaforico. A differenza dei proverbi che forniscono un insegnamento in base all’esperienza o saggezza popolare, i modi di dire, invece, non significherebbero nulla se usati fuori contesto: i modi di dire si usano solo al momento giusto, per rendere piĆ¹ chiaro un concetto.

I modi di dire della lingua italiana: cosa significano

PerchĆ© di un bambino molto vivace si dice che ha l’argento vivo addosso? Che cosa significa esattamente mandare da Erode a Pilato, o che origine hanno espressioni come avere il bernoccolo della matematica, o fare l’avvocato del diavolo, o non ĆØ piĆ¹ il tempo che Berta filava? A che episodio storico allude una frase come ritirarsi sull’Aventino?

Questo dizionario risponde a questo tipo di interrogativi, elencando sistematicamente i modi di dire, antichi e moderni, della lingua italiana di cui costituiscono una ricchezza particolare e tuttora in espansione. Accanto a espressioni ancora usate ma che derivano da realtĆ  ormai lontane e dimenticate, come alle calende greche, o mangiare a quattro palmenti, o spezzare una lancia, ne esistono molte altre tratte dalla vita di tutti i giorni, quali perdere l’autobus, o tirare la volata o andare in tilt.

La raccolta

In questa pagina trovate una raccolta di modi di dire italiani disposti per ordine alfabetico e, dal momento che ne esistono moltissimi, abbiamo selezionato solamente quelli di uso comune o piĆ¹ particolari.

Nella categoria sono compresi:

  • clichĆ© linguistici e frasi fatte;
  • espressioni proverbiali;
  • locuzioni idiomatiche;
  • citazioni molto diffuse, divenute frasi di uso comune.

L’elenco dei modi di dire della lingua italiana


A

Abbaiare alla lunaĀ = lamentarsi o agitarsi inutilmente contro qualcuno che non ci ascolta o non ĆØ in grado di capire.

Abbassare le aliĀ = ridimensionarsi, agire con meno superbia.

Abboccare all’amoĀ = cadere in un tranello o trappola.

A caval donato non si guarda in bocca = non giudicare a prima vista e apprezzare in ogni caso i regali che ci vengono fatti anche se questi possano non valere molto o non essere propriamente vicini ai nostri gusti

A bizzeffeĀ = in grandi quantitĆ .

A buon rendereĀ = quando si accetta un favore con il proposito di ricambiarlo appena possibile.

Acchiappare farfalleĀ = perdere tempo in cose inutili.

A cuore apertoĀ = parlare sinceramente.

Ad ampio respiroĀ =Ā che abbraccia molte aree del sapere e che fornisce vari spunti di riflessione.

Affondare le zanneĀ = addentare, avventarsi con voracitĆ .

A gambe levateĀ = fuggire velocemente.

Agire dietro le quinteĀ = chi manovra qualcuno o qualcosa in modo nascosto o in segreto.

A gogoĀ = a volontĆ , in abbondanza.

A grandi lineeĀ = raccontare un fatto mantenendosi sul generico, trascurando i particolari.

Allevare una serpe in senoĀ = fare del bene a chi puĆ² diventare una minaccia in futuro.

Allungare il colloĀ = cercare di vedere qualcosa facendo in modo che gli altri non se ne accorgano.

Alzare bandiera biancaĀ = arrendersi.

Alzare la crestaĀ = atteggiarsi in modo orgoglioso.

Alzare le veleĀ = iniziare un’impresa.

Ammainare le veleĀ = ritirarsi da un’attivitĆ .

Andare a braccettoĀ = andare d’accordo, avere grande familiaritĆ .

Andar per raneĀ = perdere il filo del discorso.

Andar vitello e tornare bueĀ = diventare piĆ¹ stupidi di prima.

A iosa = in maniera eccessiva

A piede libero = libero da ogni impedimento

A occhio e croceĀ = valutazione o misurazione eseguita in modo molto approssimato.

A ufoĀ = mangiare a scrocco, a gratis, a sbafo senza pagare.

Accendere un lume alla MadonnaĀ = in segno di ringraziamento alla Divina Provvidenza per essere scampato a un grave pericolo.

Acqua alla gola = essere in difficoltĆ 

Acqua in boccaĀ = mantenere un segreto.

Affogare in un bicchiere d’acqua = perdersi in un niente

Affogare nei debitiĀ = essere sommersi dai debiti.

Agile come un gattoĀ = molto agile come il gatto che salta e si arrampica dappertutto.

Aggiustare il tiroĀ = perfezionare la mira.

Aguzzar l’ingegnoĀ =Ā sforzarsi per capire o risolvere un problema.

Alla garibaldinaĀ = in modo sbrigativo anche se impreciso.

Alla luce del soleĀ = sotto gli occhi di tutti, in pubblico.

Alzare le maniĀ = arrendersi oppure picchiare qualcuno.

A macchia d’olioĀ = diffondersi rapidamente, come la macchia d’olio su una tovaglia.

A malapenaĀ = a fatica, a stento.

Ammazzare come un caneĀ = uccidere in modo brutale senza il minimo rimorso.

Anche l’occhio vuole la sua parteĀ =Ā quando si desidera che qualcosa, oltre a essere utile, possa appagare anche il senso estetico.

Andarci con una gamba solaĀ = andare molto volentieri in un posto, tanto che lo si farebbe perfino saltando su una gamba sola.

Andare a Canossa

Andare a fagioloĀ = andare alla perfezione, essere molto adatto.

Andare a genioĀ = essere gradito, essere d’accordo.

Andare a gonfie veleĀ =Ā  quando una cosa procede con successo, nel migliore dei modi.

Andare a letto come le gallineĀ = andare a letto prestissimo.

Andare a monteĀ = quando fallisce il tentativo di fare qualcosa.

Andare a nozzeĀ = quando si gradisce qualcosa/qualcuno particolarmente.

Andare a PatrassoĀ = andare in rovina.

Andare a piccoĀ = fallire, sprofondare nel fallimento.

Andare a puttaneĀ = andare a finire male.

Andare a rotoliĀ = andare in rovina.

Andare a rubaĀ = quando un prodotto ĆØ molto richiesto sul mercato.

Andare a zonzoĀ = gironzolare senza una meta precisa.

Andare al diavoloĀ = allontanare qualcuno in malo modo.

Andare al macelloĀ = andare incontro alla morte.

Andare alla ciecaĀ = procedere senza vederci chiaro.

Andare alla derivaĀ = lasciarsi andare, abbandonarsi, come trascinato dalla corrente.

Andare alla fonteĀ = trovare l’origine o il responsabile di qualcosa.

Andare via con le pive nel sacco = andare via senza nulla in mano

Andare coi piedi di piomboĀ = procedere con prudenza.

Andare di lussoĀ = quando qualcosa va meglio del previsto.

Andare di male in peggioĀ = quando una situazione negativa che tende a peggiorare ancora.

Andare per il sottileĀ = agire con precisione o delicatezza.

Andare in biancoĀ = fallire un obiettivo.

Andare incontro al proprio destinoĀ =Ā accettare gli ostacoli della vita.

Andare in fumoĀ = quando di qualcosa non resta niente, perchĆ© distrutta o esaurita.

Andare in tiltĀ = perdere la luciditĆ  mentale.

Andare per le lungheĀ = quando i tempi di una situazione si allungano.

Andare su tutte le furieĀ = arrabbiarsi moltissimo.

Andarsene con la coda fra le gambeĀ = subire una sconfitta o umiliazione quando prima ci si credeva superiori.

Affogare nel grassoĀ = sprofondare (con gli occhi) nel corpo di una persona grassa.

Appendere il cappello (o le scarpe) al chiodoĀ = ritirarsi da una attivitĆ , intenso come lavoro.

Aprire gli occhiĀ = rendersi conto di qualcosa.

Apriti cieloĀ = esclamazione, reazione improvvisa eĀ  violenta di fronte a un fatto inatteso.

Arrampicarsi sugli specchiĀ = cercare delle scuse che reggono.

Arrivare a piatti lavatiĀ = arrivare quando il lavoro da svolgere ĆØ giĆ  concluso.

Arrivare quando si spengono le luciĀ = arrivare troppo tardi.

Aspettar la manna dal cieloĀ = aspettare che accada qualcosa per risolvere un problema o una situazione, anzichĆ© agire.

Attaccare bottoneĀ = intrattenersi in una conversazione lunga e noiosa.

A tutta birraĀ = andare a tutta velocitĆ , dare il massimo.

Aver provato il morso del lupoĀ = essere diventati prudenti dopo avere avuto esperienze sgradevoli.

Aver visto il lupoĀ = avere voce tremula tipica di chi ha subito un grande spavento.

Avere ancora i denti da latteĀ = essere molto giovani e inesperti.

Avere culoĀ = avere fortuna.

Aver fatto trenta e fare trentunoĀ = fare ancora un ultimo sforzo per raggiungere uno scopo.

Avere fegatoĀ = essere coraggioso.

Avere il ballo di San VitoĀ = essere incapaci di stare fermi.

Avere il dente avvelenatoĀ = portare rancore verso qualcuno.

Avere il pollice verdeĀ = essere portati per il giardinaggio.

Avere il prosciutto davanti agli occhiĀ = non vedere le cose piĆ¹ evidenti.

Avere ingoiato il manico della scopaĀ = stare rigidi con il corpo ben eretto.

Avere l’acquolina in boccaĀ = desiderare fortemente qualcosa, riferito al cibo.

Avere la coda di pagliaĀ = chi si discolpa senza essere accusato.

Avere la coscienza sporcaĀ = aver fatto qualcosa di cui rimproverarsi e sentirsi in colpa.

Avere la faccia come il culoĀ = individuo che non si imbarazza a fare o a dire nulla.

Avere la febbre del sabato seraĀ = voglia matta di divertiri.

Avere la luna stortaĀ = essere di pessimo umore.

Avere la maledizione addossoĀ = essere perseguitati dalla sfortuna.

Avere la mano leggeraĀ = trattare qualcuno o qualcosa con le buone maniere.

Avere la mano pesanteĀ = non avere il senso della misura oppure mancare di finezza.

Avere la pelle d’ocaĀ = reazione della pelle al freddo.

Avere la pelle duraĀ = essere resistente ai malesseri della vita.

Avere la puzza sotto il nasoĀ = considerarsi superiore agli altri e guardare gli altri considerati inferiori come se puzzassero.

Avere la scimmiaĀ = essere ubriachi.

Avere la spada di Damocle sul capoĀ = sta per arrivare un pericolo inevitabile.

Avere la testa sulle spalleĀ = essere una persona responsabile.

Avere le gambe che fanno giacomo giacomoĀ = quando tremano le ginocchia.

Avere le mani bucateĀ = essere un tipo spendaccione, chi sperpera i propri risparmi con facilitĆ .

Avere le mani d’oroĀ = saper fare molte cose.

Avere le mani di burro (o di pasta frolla)Ā = mani prive di forza, che non hanno una presa ferma e lasciano cadere regolarmente qualcosa.

Avere le mani lungheĀ = essere predisposti al furto, come un ladruncolo.

Avere le palleĀ = avere coraggio.

Avere le palle pieneĀ = non poterne piĆ¹ di qualcosa, essere stanchi detto in modo volgare.

Avere molte frecce al proprio arcoĀ = disporre di molte risorse da utilizzare per un dato scopo.

Avere poco sale in zuccaĀ = essere poco intelligenti, sciocchi.

Avere sulla punta della linguaĀ = non riuscire a ricordare qualcosa che perĆ² si ha l’impressione di poter riportare alla memoria da un momento all’altro.

Avere torto marcioĀ = essere completamente in errore su qualcosa.

Avere una fifa bluĀ = provare una forte paura tale che il colorito del volto diventa bluastro.

Avere una marcia in piĆ¹Ā = avere capacitĆ  nettamente superiori agli altri.

Avere un asso nella manicaĀ =Ā avere a disposizione una soluzione segreta, probabilmente quella vincente o risolutrice.

Avere una volontĆ  di ferroĀ = essere molto determinati per il raggiungimento di un obiettivo o scopo.

Avere un chiodo fissoĀ = avere un’idea fissa per la testa.

Avere un diavolo in corpoĀ = essere molto vivaci, avere tanta energia per fare ogni cosa.

Avere un diavolo per capelloĀ = essere di malumore e o furibondi che se si avesse in testa una serie di Diavoli che tirano i capelli.

Avere un nodo alla golaĀ = sentirsi la gola chiusa, per emozione, commozione ecc.

Avere una febbre da cavalloĀ = febbre molto alta.

Avere uno scheletro nell’armadioĀ =Ā nascondere un fatto della vita compromettente e imbarazzante che ĆØ meglio tenere nascosto.

Avere voce in capitoloĀ = avere autoritĆ  per intervenire in una discussioni e prendere decisioni.

Averne fin sopra i capelliĀ = essere arrivati al limite della sopportazione.

Averne per un pezzo = periodo di tempo piuttosto lungo.

B

Ballare come un orsoĀ = ballare in modo goffo e pesante.

Battere cassaĀ = chiedere denaro.

Battere la fiaccaĀ = oziare.

Beffa del destinoĀ = avvenimento imprevisto che accade quasi per dispetto.

Bel Paese = modo poetico di vedere l’Italia

Bestia neraĀ = incubo, ossessione verso qualcuno o qualcosa.

Bicchiere della staffa = ultimo bicchiere bevuto prima di congedarsi

Boia chi molla = chi abbandona la lotta ĆØ un assassino.

Bollire in pentolaĀ = quando qualcosa si sta preparando qualcosa in segreto, senza conoscerne gli ingredienti.

Brancolare nel buioĀ = muoversi con molta incertezza, senza sapere dove andare.

Bruciare le tappeĀ = raggiungere un obiettivo prima del previsto.

Buonanotte al secchioĀ = indica un fallimento, l’impossibilitĆ  di completare un’opera.

Buttare al ventoĀ = sciupare, sprecare.

Buttare paglia sul fuocoĀ = intensificare un conflitto.

Buttare sardine per prendere lucciĀ = sacrificare qualcosa per ottenere in cambio un bene di maggior valore.

Buttarla sul ridereĀ = sdrammatizzare su una situazione dolorosa o difficile.

Buttarsi a capofitto = buttarsi a testa in giĆ¹ oppure dedicarsi totalmente in qualcosa.

C

Cadere dalla padella nella braceĀ = per evitare un rischio si finisce in un guaio maggiore.

Cadere dalle nuvoleĀ =Ā scoprire con incredulitĆ  qualcosa che era chiaro per tutti.

Cadere in piediĀ = uscire bene da una situazione pericolosa.

Calzare a pennelloĀ = alla perfezione.

Cambiare le carte in tavolaĀ =Ā sconfessare proprie affermazioni o mutare comportamenti tenuti in precedenza.

Camminare sul filo del rasoioĀ = rischiare molto.

Camminare sulle uovaĀ =Ā essere in una situazione difficile o delicata, in cui qualsiasi azione rischia di provocare danno.

Capitare a fagioloĀ = quando qualcosa o qualcuno arriva al momento giusto.

Capro espiatorio = persona innocente incolpata di qualcosa

Cascare dal peroĀ = prendere atto di una dolorosa realtĆ .

Cavalcare la tigreĀ =Ā gettarsi in un’impresa pericolosa dalla quale non ci si puĆ² piĆ¹ ritirare, o anche trovarcisi coinvolti proprio malgrado.

Cercare a destra e a sinistraĀ = cercare dappertutto.

Cercare il pelo nell’uovoĀ = cercare le piccole imperfezioni, essere meticolosi.

Cercare la quadratura del cerchioĀ =Ā cercare la soluzione ideale per un certo problema.

Cercare in lungo e in largoĀ = cercare in ogni direzione.

Cercare un ago in un pagliaioĀ = cercare qualcosa di impossibile da trovare.

Cercare per mare e per montiĀ = cercare qualcosa ovunque e con insistenza.

Chi si loda si imbroda = chi si fai i complimenti da solo si rovina con le sue stesse mani

Chiodo scaccia chiodoĀ = un nuovo problema fa passare in secondo piano il precedente.

Chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappatiĀ =Ā prendere provvedimenti quando ormai il danno ĆØ stato fatto.

Chiudere un occhioĀ = fingere di non vedere.

Cogliere con le mani nel saccoĀ = sorprendere qualcuno nell’atto di compiere qualcosa di scorretto, o con le prove evidenti della sua colpevolezza.

Cogliere l’attimoĀ = sfruttare le occasioni favorevoli.

Colpo basso = scorrettezza da chi non si aspetta

Colpo di spugnaĀ = cancellare i vecchi rancori, perdonare.

Coltivare il proprio ortoĀ =Ā si deve fare quanto ĆØ nelle nostre possibilitĆ  senza cedere a sogni impossibili o immaginare una realtĆ  inesistente.

Comandare a bacchettaĀ = con grande autoritĆ  e severitĆ .

Come il diavolo e l’acqua santaĀ = essere due elementi che non possono coesistere.

Come una bestiaĀ = trattare in malo modo.

Comprare a scatola chiusaĀ = fare un acquisto senza aver verificato la qualitĆ , valutandone la convenienza solo in generale.

Con questi chiari di luna …:Ā per indicare un momento critico, un periodo difficile, soprattutto sotto il profilo economico.

Conoscere come le proprie tasche = conoscere molto bene in tutte le sue caratteristiche.

Contare come il due di briscola (o il due di picche)Ā = contare poco o nulla, essere di scarso valore.

Correre la cavallinaĀ =Ā dedicarsi o lasciarsi andare ad una vita spensierata.

Cosa fatta capo haĀ =Ā un’azione ormai compiuta non puĆ² essere cambiata da discussioni e temporeggiamenti.

Credere agli asini che volanoĀ = credere a tutto quello che si dice, essere molto ingenui e creduloni.

Credersi il figlio della gallina biancaĀ = ritenersi una persona particolare che ha tutti i privilegi.

Credersi un padreterno = darsi molta importanza.

D

Da che pulpito viene la predicaĀ =Ā riferito a chi dĆ  consigli che sono in aperta contraddizione con il proprio comportamento.

Dare del filo da torcereĀ = ostacolare, procurare noie e grattacapi.

Dare di volta il cervelloĀ = sragionare, impazzire improvvisamente, come se si avesse il cervello capovolto.

Dare i numeriĀ = dire cose insensate.

Dare il benservitoĀ = licenziare dal servizio.

Dare l’imbeccataĀ = suggerire di nascosto a qualcuno cosa deve dire o come deve comportarsi.

Dare nell’occhioĀ = attirare l’attenzione.

Dare una lavata di capoĀ = apro rimprovero, sgridata severa.

Dare un colpo al cerchio e uno alla botteĀ = bisogna comportarsi in modo da non scontentare nessuno, alternando torto e ragione tra le parti in disputa.

Dare un dito e farsi prendere un braccioĀ = approfittare della disponibilitĆ  di qualcuno.

Darla a bereĀ = far credere vera una falsitĆ .

Darle di santa ragioneĀ = picchiare sodo con la stessa foga che ha chi crede di avere ragione dalla propria parte.

Darsela a gambeĀ = scappare, fuggire.

Darsi la zappa sui piediĀ = andare contro se stessi, inavvertitamente o per rabbia.

Da uomo a uomoĀ = lealmente, con chiarezza.

Detto, fattoĀ = eseguire immediatamente.

Difendere coi dentiĀ = difendere con accanimento.

Di punto in biancoĀ = senza preavviso.

Dirne di tutti i coloriĀ = sfogarsi, parlare liberamente senza badare alla sensibilitĆ  degli altri.

Dirne quattroĀ = rimproverare qualcuno dicendogli quello che si pensa.

Dormirci sopraĀ = rinviare al giorno successivo una decisione.

Dormire sugli alloriĀ =Ā restare inoperosi accontentandosi di quanto si ĆØ giĆ  ottenuto.

Dormire tra due guancialiĀ = sentirsi sicuri, tranquilli, senza la minima preoccupazione

E

ƈ facile come bere un bicchiere d’acquaĀ = estremamente facile.

ƈ il mio cavallo di battagliaĀ =Ā un argomento o una materia nei quali ci si sente particolarmente ferrati.

ƈ la solita cantilenaĀ = ĆØ sempre la stessa cosa giĆ  sentita in passato.

Entrare da un orecchio e uscire dall’altroĀ = ignorare ciĆ² che si ĆØ sentito.

Entrare in balloĀ = entrare in azione, intervenire.

Essere a cavalloĀ = essere certi di raggiungere un obiettivo.

Essere agli sgoccioliĀ = che manca poco, si usa al termine di qualcosa.

Essere ai ferri cortiĀ = arrivare alla fase conclusiva di uno scontro.

Essere al settimo cieloĀ = sensazione meravigliosa di chi ĆØ estremamente felice.

Essere al verdeĀ = essere rimasto senza soldi.

Essere alla fruttaĀ = essere senza forze, senza energia.

Essere appeso a un filoĀ = trovarsi in una situazione pericolosa, precaria.

Essere baciato dalla fortunaĀ = essere molto fortunati.

Essere come cane e gattoĀ = trovarsi in continuo disaccordo.

Essere come il gatto e la volpeĀ = spalleggiarsi l’un l’altro per compiere imprese disoneste.

Essere come il prezzemoloĀ = essere una persona che si trova dappertutto.

Essere come l’araba feniceĀ =Ā si riferisce a persona o cosa molto perfetta, senza uguali, rara ed introvabile.

Essere come l’ebreo erranteĀ = non trovare pace, non avere sede stabile in nessun posto.

Essere con la corda al colloĀ = trovarsi in grave pericolo.

Essere come un libro apertoĀ = non avere segreti da nascondere.

Essere culo e camiciaĀ = avere un rapporto familiare e di complicitĆ .

Essere di facili costumiĀ = donna che si concede a molti.

Essere di manica largaĀ = essere indulgente o tollerante.

Essere due anime in un noccioloĀ = per definire un’amicizia intima fra due persone.

Essere felice come una PasquaĀ = essere molto felici.

Essere fuori di sĆ©Ā = avere un comportamento diverso, solitamente in negativo, da quello abituale.

Essere il pomo della discordiaĀ = essere ciĆ² che ĆØ causa di disaccordo.

Essere in alto mareĀ = essere molto lontani dalla meta.

Essere in gambaĀ = avere tante capacitĆ .

Essere in prima lineaĀ = essere piĆ¹ importanti.

Essere in quattro gattiĀ = essere in numero ridottissimo.

Essere in una botte di ferroĀ = essere ben protetti o tutelati.

Essere in venaĀ = sentirti in voglia di fare qualcosa.

Essere la ciliegina sulla tortaĀ = ciĆ² che completa un’opera, una situazione ecc.

Essere l’elefante in una cristalleriaĀ = non essere molto delicati nel dire e nel fare le cose.

Essere la fata TurchinaĀ = avere capacitĆ  di risolvere i problemi o guai.

Essere la favola del paeseĀ = essere oggetto di chiacchiere.

Essere la pecora neraĀ =Ā colui che in un gruppo si distingue per il suo comportamento sbagliato o controcorrente.

Essere la punta di diamanteĀ = essere l’elemento migliore o piĆ¹ forte.

Essere l’ultima ruota del carroĀ = non contare assolutamente niente, non avere alcun valore.

Essere nella fossa dei leoniĀ =Ā trovarsi in una situazione o condizione fortemente sfavorevole o rischiosa.

Essere nuovo di zeccaĀ = appena acquistato, non ancora usato.

Essere o non essere

Essere pieno come un uovoĀ = essere sazio oppure luogo molto affollato.

Essere sano come un pesceĀ = essere in perfetta salute.

Essere sul lastricoĀ = ridursi in miseria.

Essere sulla cresta dell’ondaĀ = trovarsi in un momento favorevole della vita.

Essere tra i piediĀ = essere d’intralcio.

Essere una franaĀ = essere incapace nel fare qualcosa.

Essere un altro paio di manicheĀ =Ā tutta un’altra cosa, non paragonabile con la precedente.

Essere una palla al piedeĀ = essere di peso, d’intralcio per qualcuno.

Essere un fariseoĀ = essere una persona falsa e ipocrita.

Essere un figlio di papĆ Ā = chi vive agiatamente solo per merito dei propri genitori.

Essere un furbo di tre cotteĀ =Ā persona estremamente furba, dotata di un’astuzia sottile e di raffinata intelligenza.

Essere un libro chiusoĀ = essere impenetrabile, chi non rivela le propri pensieri, sentimenti ed emozioni.

Essere un uomo di poca fedeĀ = persona che non ha fiducia nelle parole o nell’operato altrui.

F

Faccia di bronzo (o tosta)Ā = riferito a chi non prova vergogna o timidezza.

Far di necessitĆ  virtĆ¹Ā =Ā adeguarsi dinanzi alle difficoltĆ , senza rassegnarsi.

Far girare le palleĀ = innervosire qualcuno.

Far l’occhio di trigliaĀ = fare lo sguardo dolce.

Far luce su qualcosaĀ = fare chiarezza.

Far ridere i polliĀ = non essere divertente, non saper fare ridere nessuno.

Far rizzare i capelliĀ = spaventare moltissimo.

Far seccoĀ = uccidere.

Far vedere i sorci verdiĀ = creare grossi problemi.

Far vedere la luna nel pozzoĀ =Ā cercare d’ingannare con promesse illusorie.

Far venire il latte alle ginocchiaĀ = essere noiosi, seccanti, di difficile sopportazione.

Fare a scaricabarileĀ =Ā addossarsi vicendevolmente colpe, responsabilitĆ  o incombenze.

Fare alla romana = dividere equamente tra amici

Fare atto di fedeĀ =Ā dichiarare ufficialmente la propria credenza.

Fare cappottoĀ = vincere in modo clamoroso umiliando l’avversario.

Fare come il gamberoĀ = andare all’indietro, peggiorare, regredire.

Fare come il cane dell’ortolanoĀ = non mangia e non lascia mangiare.

Fare da paloĀ = stare di guardia.

Fare di tutta l’erba un fascioĀ =Ā mettere sullo stesso piano varie cose senza fare le dovute distinzioni fra ciĆ² che ĆØ buono o e cattivo.

Fare di una mosca un elefanteĀ = esagerare di molto i fatti.

Fare i conti in tascaĀ = scoprire con curiositĆ  maleducata la disponibilitĆ  economica degli altri.

Fare i conti senza l’osteĀ = prendere decisioni affrettate senza tenere conto della volontĆ  altrui.

Fare il buono e il cattivo tempoĀ = avere tanto potere o influenza da determinare e regolare tutta una situazione.

Fare il calloĀ = farci l’abitudine.

Fare il cascamortoĀ = fare la corte, corteggiare.

Fare il culoĀ = sconfiggere clamorosamente.

Fare il diavolo a quattroĀ =Ā fare gran fracasso, un baccano infernale.

Fare il gallettoĀ = chiĀ corteggia abitualmente le donne, con disinvoltura spesso sfacciata.

Fare il volo di IcaroĀ = sopravvalutare le proprie capacitĆ  e uscirne sconfitti.

Fare la cicalaĀ = sperperare beni o denaro senza pensare al futuro.

Fare la crestaĀ = appropriarsi di qualcosa in piĆ¹ rispetto al dovuto.

Fare la figura del baccalĆ Ā = fare la figura dello stupido.

Fare la fine del topoĀ = restare intrappolato e morire.

Fare la pelleĀ = maltrattare seriamente qualcuno.

Fare la parte del leoneĀ = accaparrarsi tutto o quasi, prendersi la parte migliore.

Fare la spolaĀ = fare avanti e indietro continuamente da un luogo a un altro.

Fare le nozze coi fichi secchiĀ =Ā chi si rende ridicolo volendo realizzare qualcosa con eccessiva economia, oppure senza avere i mezzi necessari.

Fare le ore piccoleĀ = stare svegli fino a tarda notte.

Fare le scarpeĀ =Ā manovrare subdolamente contro qualcuno fingendosi amico.

Fare l’indianoĀ =Ā  chi finge di non sentire o non capire quello che gli viene detto.

Fare mente localeĀ =Ā concentrarsi per cercare di ricordare o di riordinare le idee riguardo un argomento ben preciso

Fare pelo e contropeloĀ = criticare aspramente.

Fare piazza pulitaĀ = liberare completamente, fare sparire del tutto.

Fare San Martino = cambiare lavoro e luogo di lavoro

Fare tabula rasaĀ = far sparire tutto eliminando le tracce di ciĆ² che c’era.

Fare trediciĀ = avere un grosso colpo di fortuna.

Fare un buco nell’acquaĀ = fallire.

Fare un macelloĀ = creare un gran disordine, confusione.

Fare un nodo al fazzolettoĀ = fare in modo di ricordarsi una cosa.

Fare un patto col diavoloĀ = essere disposti a tutto.

Fare un salto nel buioĀ =Ā intraprendere un’iniziativa rischiosa.

Fare un’ira di DioĀ = fare una scenata violenta.

Fare una frittataĀ = provocare un danno irrimediabile.

Fare un quarantotto = fare casino

Farla francaĀ =Ā uscire senza danno o pena da qualche rischio o da qualche azione illecita.

Farne di cotte e di crudeĀ = combinarne di ogni genere.

Farsene una ragioneĀ = accettare qualcosa di negativo.

Farsi beffa di qualcunoĀ = deridere.

Farsi giocoĀ = burlarsi.

Fatto coi piediĀ = eseguito senza impegno e senza cura.

Ficcare il nasoĀ = intromettersi.

Freddo di mano, caldo di cuore = quando si ĆØ innamorati il sangue non circola bene.

G

Gambe in spallaĀ = invito a fuggire.

Gatta da pelareĀ = avere una grana, un problema da risolvere.

Gettare alle orticheĀ = buttare via malamente.

Gettare fumo negli occhiĀ = illudere.

Gettare la mascheraĀ = dimostrare apertamente le proprie intenzioni.

Gettare la spugnaĀ = arrendersi, rinunciare.

Giocare come il gatto col topoĀ = tormentare un avversario piĆ¹ debole sapendo di poterlo battere quando si vuole.

Giorni della Merla = giorni piĆ¹ freddi dell’anno

Grattarsi la panciaĀ = non fare niente.

Gridare al lupoĀ = chiedere aiuto anche quando non serve.

Guardare uno dall’alto in basso = sentirsi superiori.

I

I conti non tornanoĀ = quando un ragionamento non convince, sembra sbagliato.

Il cuore non sbagliaĀ = le scelte fatte ad intuito difficilmente sono sbagliate.

Il dolce far nienteĀ = stato di ozio felice e spensierato.

Il gioco non vale la candelaĀ = un risultato che per essere ottenuto ha implicato troppi sforzi e sacrifici.

In bocca al lupoĀ = augurio scherzoso di buona fortuna.

In fin dei contiĀ = dopotutto, in fondo, tutto sommato.

In un batter d’occhioĀ = in un attimo.

Indossare la camicia di NessoĀ = tormento insopportabile da cui ĆØ impossibile liberarsi.

Ingoiare il rospoĀ = sopportare una situazione sgradevole perchĆ© non si puĆ² fare altrimenti.

Insegna a nuotare ai pesciĀ =Ā pretendere di saperne sempre piĆ¹ degli altri.

Inseguire una chimera = inseguire un sogno irrealizzabile.

L

L’uovo di ColomboĀ =Ā soluzione insospettatamente semplice a un problema apparentemente impossibile.

La classe non ĆØ acquaĀ = la “classe” ĆØ una qualitĆ  rara e non comune come l’acqua.

La gallina dalle uova d’oroĀ = qualcosa di estremamente redditizio.

Lacrime di coccodrilloĀ = lacrime finte.

Lasciare a desiderareĀ = non soddisfare appieno.

Lasciarci le penneĀ = morire.

Lasciar cuocere qualcuno nel suo brodoĀ =Ā non preoccuparsene minimamente, farlo arrangiare da solo.

Lavarsene le maniĀ = togliersene la responsabilitĆ .

Lavorare per la gloriaĀ = lavorare senza ricevere alcuna retribuzione.

Leccarsi i baffiĀ = gustare molto un cibo.

Leccare i piediĀ = adulare qualcuno importante per ottenere vantaggi.

Leccarsi le feriteĀ =Ā cercare di consolarsi di un insuccesso, di una delusione.

Legarsela al ditoĀ = non dimenticare, in genere riferito ai torti subiti.

Levare le tendeĀ = andarsene.

Levarsi dalle palleĀ = levarsi di torno.

Levarsi il boccone di boccaĀ = privarsi del necessarie per aiutare qualcuno.

Levarsi un denteĀ = togliersi un pensiero fastidioso.

Liscio come l’olioĀ = calmo, piatto oppure senza intoppi o difficoltĆ .

Lotta senza quartiere = lotta senza tregua o riposo, senza sosta fino alla vittoria.

M

Mandare a farsi benedireĀ = mandare al diavolo, mandare a quel paese.

Mandare all’ariaĀ = mandare qualcosa in rovina.

Mandare a monteĀ = non concretizzarsi, non raggiungere uno scopo.

Mandare a quel paeseĀ = allontanare bruscamente qualcuno.

Mangiare alle spalle di qualcunoĀ = farsi mantenere.

Mangiare a quattro palmentiĀ = mangiare avidamente, con ingordigia.

Mangiare a ufoĀ = mangiare senza pagare e senza dare nulla in cambio.

Mangiare come un uccellinoĀ = mangiare pochissimo.

Mangiare la fogliaĀ = capire una cosa al volo, intuire in anticipo.

Mangiare pane a tradimentoĀ = vivere alle spalle altrui senza mostrare alcuna gratitudine.

Mangiare per dueĀ = mangiare moltissimo, quanto basterebbe per due persone.

Mangiarsi vivo qualcunoĀ = aggredire, offendere, attaccare con grande violenza.

Menare il can per l’aiaĀ = parlare di un argomento senza mai arrivare al dunque.

Menar per il nasoĀ = prendere in giro, ingannare.

Mettere a ferro e fuocoĀ = distruggere.

Mettere dei palettiĀ = fissare dei limiti oltre il quale non si deve andare.

Mettere il carro davanti ai buoiĀ =Ā affrettare troppo i tempi.

Mettere il bastone tra le ruoteĀ = impedire di proseguire.

Mettere il dito sulla piagaĀ = toccare un argomento delicato o imbarazzante.

Mettere il lupo nell’ovileĀ =Ā mettere qualcuno in una posizione di grande vantaggio oppure affidare un bene prezioso alla persona meno adatta.

Mettere in buona luceĀ = parlare positivamente di qualcuno, far apparire bene agli occhi altrui.

Mettere in cattiva luceĀ = parlare negativamente di qualcuno, far apparire male agli occhi altrui.

Mettere in croceĀ = tormentare.

Mettere in luceĀ = mettere in evidenza.

Mettere i puntini sulle iĀ = chiarire un concetto in modo che non possano esserci equivoci.

Mettere la corda al colloĀ = imporre condizioni pesanti e inaccettabili.

Mettere la pulce nell’orecchioĀ = insinuare un sospetto.

Mettere lo zampinoĀ = intromettersi abilmente per trarne vantaggio.

Mettere nero su biancoĀ = mettere per iscritto.

Mettere troppa carne al fuocoĀ = dedicarsi a troppe attivitĆ  contemporaneamente.

Mettercela tuttaĀ = impegnarsi al massimo.

Mettere alle cordeĀ = non lasciare possibilitĆ  di scelta.

Mettere qualcosa sotto i dentiĀ = mangiare qualunque cosa.

Metterci una croce sopraĀ =Ā rinunciarci definitivamente, smettere di pensarci.

Metterci una pietra sopraĀ =Ā non pensare piĆ¹ a una cosa, dimenticarla, non parlarne piĆ¹.

Mettersi le mani nei capelliĀ = disperarsi.

Milano da bere

Mordersi la linguaĀ =Ā trattenersi dal parlare, pentirsi di aver parlato.

Mostrare i dentiĀ =Ā farsi vedere deciso, avere un atteggiamento aggressivo.

Muovere cielo e terra = usare tutti i mezzi possibili per ottenere qualcosa.

N

Nascere con la camiciaĀ = essere particolarmente fortunati.

Nemmeno per sogno!Ā = assolutamente no.

Non avere il becco di un quattrinoĀ = non avere neanche un soldo.

Non avere peli sulla linguaĀ =Ā esprimersi in totale sinceritĆ , senza la paura di dire il proprio pensiero.

Non aver niente da metter sotto i dentiĀ = non avere nulla da mangiare, essere molto poveri.

Non batter chiodoĀ = non ottenere nulla.

Non capire un tuboĀ = non capire assolutamente niente.

Non capire uno iotaĀ = non capire nulla.

Non cavar un ragno dal bucoĀ = non concludere nulla nonostante sforzi e tentativi.

Non chiudere occhioĀ = non riuscire a dormire.

Non ci pioveĀ = quando si vuole esprimere la certezza di un determinato avvenimento.

Nulla ĆØ impossibileĀ = tutto si puĆ² realizzare col giusto impegno.

Non esser farina del proprio saccoĀ = essere una cosa copiata o fatta con l’aiuto di altri.

Non essere uno stinco di santoĀ = essere una persona poco onesta o corretta, oppure dal passato un po’ burrascoso.

Non fare male a una moscaĀ = essere miti e innocui.

Non guardare in faccia nessunoĀ = non fare favoritismi.

Non importare un fico seccoĀ = non importare nulla.

Non muovere un ditoĀ = non fare assolutamente nulla, non intervenire.

Non sapere che pesci pigliareĀ = non sapere cosa decidere.

Non sapere dove sbattere la testaĀ =Ā non sapere come fare a venire a capo di una situazione difficile o complicata.

Non saper tenere un cece in boccaĀ = essere incapaci a mantenere un segreto.

Non sentir volare una moscaĀ = silenzio assoluto, non sentire alcun rumore.

Non si campa d’ariaĀ = essere molto poveri, come se si avesse soltanto l’aria per nutrirsi.

Non stare nĆ© in cielo nĆ© in terraĀ = essere impossibile, assurdo.

Non stare piĆ¹ nella pelleĀ = essere in attesa frenetica.

Non svegliare il cane che dormeĀ = non provocare chi potrebbe reagire in maniera imprevedibile.

Non torcere un capelloĀ = non fare assolutamente male a qualcuno.

Non valere un fico seccoĀ = valere pochissimo, meno di un fico essiccato.

Non valere una liraĀ = non valere nulla.

Non vedere l’oraĀ = essere impaziente.

Nuotare nell’oro = essere molto ricchi.

O

O la va o la spaccaĀ = tentativo rischioso, che potrebbe andare bene o molto male.

O mangi la minestra, o salti dalla finestraĀ = convincere qualcuno che non ha altre alternative.

Occhio di falcoĀ = vista acutissima.

Occhio di linceĀ = avere una vista molto acuta e penetrante.

Ogni morte di papaĀ = raramente.

Ognuno porta la sua croceĀ =

Oltre al danno la beffaĀ =Ā oltre ad aver subito il danno si viene pure presi in giro.

Ora si balla = esprime preoccupazione per un pericolo imminente.

P

Pagare il fioĀ = subire la giusta punizione.

Parlare a quattr’occhiĀ = parlare in confidenza e senza testimoni.

Parlare al muro = parlare con qualcuno che non ti ascolta

Parlare chiaro e tondoĀ = parlare in modo esplicito senza giri di parole.

Parlare come un libro stampatoĀ =Ā esprimersi con grande proprietĆ  di linguaggio.

Parlare ostrogotoĀ = parlare un linguaggio incomprensibile.

Partire in quartaĀ = iniziare qualcosa con grande entusiasmo.

Passare dalle stelle alle stalleĀ = dal successo al fallimento, dalla ricchezza alla miseria.

Passare la patata bollenteĀ = dare ad altri una situazione difficile da gestire e risolvere.

Passare sotto le forche caudineĀ = subire una grave umiliazione.

Perdere il lume della ragioneĀ = impazzire.

Perdere la facciaĀ = perdere la dignitĆ  e l’onore.

Perdere le staffeĀ = perdere la pazienza.

Per filo e per segnoĀ = qualcosa fatta con ordine e precisione.

Per il rotto della cuffiaĀ = superare a stento una situazione difficile.

Per un punto Martin perse la cappa

Pestare i piedi a qualcunoĀ = danneggiare o infastidire.

Piangere a calde lacrimeĀ = piangere disperatamente.

Piangere come un vitelloĀ = piangere disperatamente.

Piangersi addossoĀ =Ā commiserarsi in continuazione, con lamenti che sfiorano il ridicolo.

Piantare in assoĀ =Ā lasciare qualcuno da solo, inaspettatamente, e in mezzo a difficoltĆ  o a situazioni sgradevoli.

Piove, governo ladro!Ā = dare la colpa al governo, anche della pioggia.

Piove sul bagnatoĀ = il peggiorare di una situazione giĆ  messa male.

Portare acqua al mareĀ = svolgere mansioni inutili.

Prendere alla letteraĀ =Ā capire il significato letterale, senza cogliere i significati reconditi.

Prendere due piccioni con una favaĀ = raggiungere due obiettivi con un unico sforzo.

Prendere in giroĀ = deridere, mettere in ridicolo.

Prendere la palla al balzoĀ = cogliere l’occasione favorevole e approfittarne.

Prender la vita con filosofiaĀ =Ā non inquietarsi o deprimersi di fronte ai problemi della vita.

Prendere lucciole per lanterneĀ = confondere una cosa per un’altra.

Prendere sotto gambaĀ = prenderla troppo alla leggera sottovalutandone l’importanza e la difficoltĆ .

Prendere un bidoneĀ = subire una truffa.

Prendere un granchioĀ = commettere uno sbaglio.

Prendere una sbandataĀ = innamorarsi in modo intenso e improvviso.

Promettere mare e monti = fare promesse senza poterle o volerle mantenere.

Q

Questioni di lana caprinaĀ =Ā discussioni su cose futili, prive di fondamento.

Qui casca l’asinoĀ = qui ĆØ facile sbagliarsi.

Qui gatta ci cova = quando qualcosa risulta strano o poco convincente.

R

Raschiare il fondo del barileĀ = usare le ultime risorse rimaste per togliersi da un impaccio.

Rendere pan per focacciaĀ =Ā ricambiare con eguale o maggiore asprezza una offesa o un torto ricevuto.

Restare con l’amaro in boccaĀ = rimanere delusi.

Rigare drittoĀ = agire secondo i propri doveri.

Rigirare la frittataĀ = far apparire una cosa secondo la propria convenienza.

Rimanere a gallaĀ = resistere agli eventi, salvarsi da una situazione difficile.

Rimanere con un pugno di moscheĀ = ottenere poco o nulla.

Rimanere di sassoĀ = restare sbalordito, senza parole.

Rimangiarsi la parolaĀ = non mantenere un impegno preso.

Rimboccarsi le manicheĀ = impegnarsi a fare qualcosa.

Rimettersi in sestoĀ = guarire da una malattia o infortunio.

Rispondere per le rimeĀ = reagire verbalmente a un intervento offensivo o provocatorio.

Rompere gli indugiĀ = passare all’azione.

Rodersi il fegatoĀ = covare rancore, rabbia.

Rompere il ghiaccioĀ = interrompere una situazione fatta di silenzio e imbarazzi.

Rompere le scatoleĀ = creare fastidio.

Rompere le uova nel paniere = rovinare un piano o un progetto pazientemente preparato.

S

Saltare il fossoĀ =Ā rompere ogni rapporto con il passato per dedicarsi a cose del tutto nuove.

Salto di qualitĆ Ā = notevole miglioramento qualitativo.

Salvare capra e cavoliĀ =Ā salvaguardare con una decisione gli interessi di due soggetti.

Salvare la facciaĀ = in caso di insuccesso, cercare di non perdere la reputazione.

Sapere il fatto suoĀ = essere sicuri di sĆ© e in grado di cavarsela.

Saperla lungaĀ = essere molto furbo, astuto.

Saperne una piĆ¹ del diavoloĀ = essere molto furbi, conoscere tutte le malizie che puĆ² conoscere il Diavolo e addirittura una di piĆ¹.

Sbarcare il lunarioĀ = vivere stentatamente, mettendo insieme il denaro appena sufficiente alla sopravvivenza quotidiana.

Scaldare il bancoĀ =Ā frequentare la scuola studiando poco o nulla.

Scavarsi la fossaĀ = rovinarsi con le proprie mani.

Scegliere fior da fioreĀ =Ā compiere unā€™accurata selezione, scegliendo sempre il meglio.

Scoprire l’acqua caldaĀ = pensare o vantarsi di avere scoperto qualcosa che in realtĆ  ĆØ nota a tutti.

Scoprire l’AmericaĀ =Ā pensare o vantarsi di avere scoperto qualcosa che in realtĆ  ĆØ nota a tutti.

Segare la segatura = perdere tempo in attivitĆ  (o discussioni) inutili

Sentirsi un pesce fuor d’acquaĀ = non sentirsi a proprio agio.

Servire due padroniĀ = mettersi al servizio di due persone che perseguono interessi o scopi contrastanti o incompatibili tra loro.

Sfondare una porta apertaĀ = sostenere un argomento con una persona che la pensa allo stesso modo.

Si chiama Pietro e torna indietroĀ = prestare qualcosa e far notare che la si rivuole indietro al piĆ¹ presto.

Signori si nasce, non si diventaĀ = le buone maniere si imparano sin dalla giovane etĆ .

Spaccare il capello in quattroĀ = entrare troppo nei dettagli.

Sparare a zeroĀ = accusare, criticare.

Spezzare una lancia a favoreĀ = prendere le difese.

Spremere come un limoneĀ = sfruttare fino in fondo.

Sprecare il fiatoĀ = parlare inutilmente, senza essere ascoltati.

Sputare il rospoĀ = confessare qualcosa.

Starci come il cavolo a merendaĀ = stonare, non avere alcuna attinenza con l’argomento in questione.

Stare a ruotaĀ = seguire a brevissima distanza.

Stare alla finestraĀ = limitarsi a osservare.

Stare col fiato sospesoĀ = attendere con ansia l’esito di qualcosa.

Stare con le mani in manoĀ = non fare nulla, non intervenire.

Stringere i dentiĀ = resistere, non mollare.

Sul filo del rasoio = essere da un passo da una rovina

Sul piĆ¹ bello = nel momento migliore o piĆ¹ importante.

T

Tagliare fuoriĀ = escludere.

Tagliare i pontiĀ = troncare i rapporti, non aver relazioni con nessuno.

Tagliare la cordaĀ = svignarsela.

Tagliare la testa al toroĀ = prendere una decisione drastica.

Tagliare le gambeĀ = ostacolare seriamente qualcuno, impedendogli di andare avanti con le proprie forze.

Tallone d’AchilleĀ = punto debole.

Tanto fumo e poco arrostoĀ = situazione ricca di apparenza ma povera di sostanza.

Tarpare le ali a qualcunoĀ = impedire a qualcuno di manifestare le proprie capacitĆ .

Tela di Penelope = ĆØ usata per indicare chi cerca in ogni modo, usando furbizia e tattiche dilatorie, di perdere tempo e rimandare il prendere una decisione

Tenere duroĀ = resistere, non mollare.

Tenere il becco chiusoĀ = tenere la bocca chiusa, starsene zitti.

Tenere il coltello dalla parte del manicoĀ = avere il controllo della situazione e poter decidere cosa fare.

Tenere in balloĀ = tenere in sospeso, temporeggiare.

Tenere in scaccoĀ = tenere qualcuno in una posizione d’inferioritĆ  per poterlo gestire al meglio.

Tenere sott’occhioĀ = in modo da potersi vedere o controllare facilmente.

Tenere sulla cordaĀ = tenere nel dubbio, nell’incertezza.

Tenere sulle spineĀ = alimentare la curiositĆ  altrui.

Teso come una corda di violinoĀ = essere particolarmente nervoso.

Tirare i remi in barcaĀ = sospendere un’attivitĆ .

Tirare in balloĀ = rendere partecipe qualcuno in vicende, discorsi, trattative.

Tirare l’acqua al proprio mulinoĀ = fare il proprio interesse.

Tirare la cinghiaĀ = campare a stento, fare la fame.

Tirare le cuoiaĀ = morire

Tirare per i capelliĀ = costringere con la forza qualcuno a fare qualcosa.

Tirare troppo la cordaĀ = pretendere troppo, rischiando di “spezzare” la corda.

Tizio, Caio e Sempronio = tre persone qualunque

Toccare ferro = fare gli scongiuri

Toccare il fondoĀ = raggiungere il punto piĆ¹ basso, triste o vergognoso, della propria vita.

Togliere le castagne dal fuocoĀ =Ā aiutare qualcuno, liberandolo da una situazione potenzialmente difficile e pericolosa.

Tre fili fanno uno spagoĀ = l’unione di tre cose apparentemente inutili crea qualcosa di utile.

Trovare il filo di Arianna = Ć© usata per indicare la necessitĆ  di trovare un espediente per uscire da una situazione particolarmente complicata

Trovare l’EldoradoĀ = raggiungere una situazione invidiabile di benessere e abbondanza.

Trovare pane per i propri dentiĀ = trovare un degno rivale.

Trovarsi a tu per tuĀ = stare di fronti a una persona, da soli, senza altri attorno.

Trovarsi tra due fuochiĀ = essere in mezzo a due pericoli ugualmente gravi.

Trovarsi tra l’incudine e il martello = trovarsi in mezzo a due persone ostili o due pericoli.

Trovarsi tra Scilla e Cariddi = come trovarsi tra l’incudine e il martello

U

Usare il bastone e la carotaĀ = alternare le maniere buone a quelle cattive allo scopo di ottenere un determinato risultato.

Uscire dai gangheri = perdere la pazienza.

V

Vaso di Pandora = vaso contenitore di tutti i mali

Vecchio come il cucco = persona molto anziana

Vedere il fondoĀ = voler andare fino alla fine.

Vedere tutto neroĀ = essere negativo e pessimista.

Vedersela bruttaĀ = trovarsi in una situazione di grave pericolo.

Vendere cara la pelleĀ = difendersi con tutte le forze.

Venire al puntoĀ = esaminare l’argomento piĆ¹ importante del discorso.

Venire alla ribaltaĀ = imporsi all’attenzione e arrivare alla notorietĆ .

Vittoria di Pirro = vittoria che ĆØ stata ottenuta al prezzo di sacrifici e aspetti negativi eccessivi, sproporzionati

Vivere in un limboĀ = trovarsi in una situazione d’incertezza.

Voltare la facciaĀ = cambiare idea, rimangiarsi la parola.

Vuotare il saccoĀ = rivelare tutto ciĆ² che si sa, anche le cose segrete.

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